Il Perseo fu commissionato a Cellini da Cosimo nel 1545. La scultura, un bronzo monumentale di oltre 5 metri per il quale furono necessari 18 quintali di metallo, raffigura l’eroe mitologico che riuscì nell’impresa di uccidere la Gorgone Medusa. Ultimata nel 1554, dopo nove anni di duro lavoro, la statua fu collocata nella Loggia dei Lanzi, in Piazza della Signoria a Firenze, dove ancora oggi è ammirata dai visitatori di tutto il mondo. Insieme al gruppo del Ratto della Sabinadel Giambologna, fu l’unica statua della Loggia a essere concepita espressamente per quella collocazione. Cellini compì un grande sforzo programmatico e dimostrativo per costruire un’opera d’arte che fosse davvero un capolavoro. La scultura è infatti realizzata con la cura e la finezza di un’opera di oreficeria di grandi dimensioni e sembra esemplificare le teorie vasariane sull’importanza dello stile, da intendersi come combinazione di inventiva, compiutezza, raffinatezza e naturale eleganza. Cellini raffigura Perseo nudo, con i calzari alati di Mercurio e, sulla testa, un elmo da cui sbuca una folta e fluente capigliatura. Il giovane è in piedi sul busto di Medusa, il cui corpo mutilato appare abbandonato e scomposto. Sorregge con la mano destra una spada, con la quale ha appena decapitato la Gorgone, e con la sinistra solleva in alto la testa mozzata, tenendola per i serpenti che il mostro aveva invece dei capelli. Dal collo di Medusa, sgorgano fiotti di sangue. Perseo ha un portamento regale e sembra guardare malinconico nel vuoto; il suo atteggiamento è quello di un eroe vittorioso ma triste. Nella parte posteriore del capo di Perseo, Cellini è riuscito a ottenere un proprio dolente autoritratto, che si può distinguere, guardando con attenzione, fra i capelli dell’eroe. Il prezioso basamento in marmo ospita alcuni splendidi bronzetti(i cui originali sono oggi al Museo del Bargello) che rappresentano personaggi legati al mito di Perseo: Mercurio, Minerva, Andromeda e Danae (madre dell’eroe) con Perseo bambino. La Danaeripropone la posa del Prigione morente di Michelangelo; il suo corpo è tuttavia rilassato e la sua grazia languida non ha nulla del tragico sfinimento del suo modello. D’altro canto, Cellini non intendeva competere con il Buonarroti: i suoi bronzetti avevano soprattutto il compito di manifestare tutta la sua abilità da orafo nei lavori in...
Read moreCollocata sotto la Loggia dei Lanzi, la scultura rappresenta Perseo in piedi sul corpo di Medusa, appena decapitata con la spada impugnata nella mano destra, mentre la sinistra solleva trionfante la testa del mostro tenuta per i capelli. Posta su un alto piedistallo ornato da bellissimi bronzetti (copie realizzate dalla Fonderia Artistica Ferdinando Marinelli di originali conservati al Bargello) è stata ideata in modo da guardare in basso verso lo spettatore. Insieme al gruppo del ratto delle Sabine, del Giambologna, è l'unica statua conservata nelle Logge dell'Orcagna ad essere stata concepita espressamente per quella collocazione. Sulla nuca della statua, in posizione estremamente defilata, è presente un dolente autoritratto di Cellini. Il piedistallo, rimosso nel XX secolo e sostituito con una copia, è un capolavoro in sé: nella finezza dei piccoli bronzetti rappresentanti divinità connesse al mito di Perseo si manifesta tutta l'abilità di Cellini orefice nel lavoro in piccola scala. Commissionata da Cosimo I dopo il suo insediamento come Duca della città, fu realizzata tra il 1545 e il 1554. La statua che si ammira oggi è quella originale ed è stata spostata solo in occasione di una profonda pulitura e restauro conclusosi nel 1998. Direttamente collegata per tema alla vicina Giuditta e Oloferne di Donatello, in realtà si discosta profondamente dalla misura del primo Rinascimento abbracciando lo spiccato titanismo tipico del periodo detto manierismo, quando gli scultori imitavano le grandiose opere di Michelangelo. Il Perseo ha anche un significato politico, come la maggior parte delle statue poste sulla piazza: rappresenta infatti l'affermazione del Duca che dà un "taglio" alle esperienze repubblicane, rappresentate da Medusa. Dal corpo di Medusa escono infatti i serpenti, allusione alle proverbiali discordie cittadine che avevano da sempre minato una vera democrazia. La critica è tutt'altro che unanime nell'acclamare il Perseo come un capolavoro del manierismo; si imputa alla statua la sua posa languida e l'eccessiva cura dei particolari, tipica dell'orafo che ha preso in ultimo il sopravvento sullo scultore. In particolare la critica mette in evidenza quanto i due bozzetti conservati, uno in cera e uno in bronzo, entrambi al Museo nazionale del Bargello, siano superiori per plastica ed...
Read moreOn walking around Florence I was really impressed with much of the artwork that is on public display. Seeing this bronze statue of Perseus with the Head of Medusa by Benvenuto Cellini was an example of what I mean. And to think that this was created back in the 16th century!
I was simply impressed by the casual, but powerful statue of Perseus standing over the slain body of Medusa with a mighty sword in his right hand and the grisly decapitated head of Medusa in his other hand. Violence and power somehow intertwined.
The statue is located in the Loggia dei Lanzi in the Piazza della Signoria along with other impressive statues which are all free to the public - no entrance fees nor long...
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