UN ANGOLO DI BETLEMME A ROMA:
Il Presepe dei Netturbini si trova a Roma, nel Quartiere XIII (Aurelio) nella sede AMA, in Via dei Cavalleggeri, 5, non lontano dalla Basilica di San Pietro.
UN SOGNO DIVENTATO REALTÀ:
L’artefice di tutto questo è stato Giuseppe Ianni (morto recentemente nel 1922), un netturbino il quale aveva la passione per i presepi e le sacre scritture, quindi a partire dal 1972 ha cominciato la realizzazione di quest’opera un angolo del paesaggio della Palestina di duemila anni fa, basandosi su quanto scritto nella Bibbia.
Questa particolarità ne fa un’opera unica al mondo, e il suo sogno era come diceva: “Farò il presepe più bello di Roma e verrà a vederlo anche il Papa”.
Il sogno si è avverato poiché, già nel 1974 è stato visitato da Papa Paolo VI, poi in modo ininterrotto dal 1978 al 2002 è stata una tappa natalizia di Papa Giovanni Paolo II, non è mancata neanche la visita di Papa Benedetto XVI.
Nel tempo sono passati vari sindaci di Roma, Presidenti del Consiglio e della Repubblica.
Importante anche la visita fatta da Madre Teresa di Calcutta nel 1995.
ARCHITETTURA E DETTAGLI INCREDIBILI:
Il presepe occupa un’area di 45 metri quadrati, ma data la dimensione in miniatura degli elementi, guardarlo con attenzione richiede un discreto tempo, infatti le case costruite in pietra e legno sono circa 100, con 270 personaggi (con abiti e accessori creati a mano).
Maniacale la cura dei dettagli, basti dire che: • i 50 sacchi presenti sono stati cuciti a mano da una nobildonna romana e contengono cereali, sale e farina. • i pastorelli indossano 8 paia di sandali, riproduzioni fedeli in miniatura realizzate da un calzolaio romano. • delle piccole pagnotte di pane che una donna tiene su un cesto sono state realmente cotte da un fornaio e ancora oggi appaiono come appena sfornate.
Alle pareti sono presenti sono incastonate oltre 3000 pietre, provenienti da ogni parte del mondo, un segno di fratellanza tra i popoli.
UN VIAGGIO NEL TEMPO E NELLO SPAZIO:
La visita è stata molto interessate con la persona addetta alla cura del luogo, molto gentile e disponibile, che ha spiegato con dovizia di particolari il sito, dove traspariva chiaramente il suo “amore” per esso.
Prima del giro di visita ho potuto assistere a un filmato di presentazione che ha ripercorso le varie tappe, la cura che è stata adoperata per la realizzazione del presepe, i molti personaggi illustri che lo hanno visitato e le tante particolarità che lo rendono un luogo unico nel mondo; basti pensare che la NASA ha donato due pietre particolari, una roccia lunare e un meteorite da Marte, che si possono tranquillamente vedere durante la visita.
ARTE E SPIRITUALITA:
Alcuni artisti hanno donato delle opere, che raffigurano momenti importanti di spiritualità: • Gesù e la moltiplicazione dei pani e dei pesci • Papa Giovanni Paolo II con i bambini dei cinque continenti • Madre Teresa di Calcutta • Una particolare raffigurazione della “Madonna della Strada” patrona dei netturbini, con scene della loro evoluzione professionale.
CURIOSITÀ: LO SAI CHE…?
Dei circa 700 gradini presenti, oltre 400 sono stati realizzati con il marmo proveniente dagli “scarti” della lavorazione del colonnato di San Pietro.
Il sistema di illuminazione presente simula il passaggio dal giorno alla notte.
ROMA NEI DETTAGLI:
Roma non è solo Colosseo e Fontana di Trevi. È fatta anche di luoghi nascosti come questo, dove la passione di un uomo ha creato un'opera che parla al cuore di tutti.
Se questa lettura vi ha incuriosito, vi invito a scoprire le mie altre recensioni e lasciarvi sorprendere dai mille volti...
Read moreRecupero con imperdonabile ritardo una recensione che andava fatta a tempo ma che è e resta valida sempre. Se siete qui per il giubileo e siete a San Pietro questa attrazione potrà appagare sia i vostri desideri di fede sia quelli di arte e cultura, essendo un capolavoro di devozione e di bravura. Nato oltre cinquant'anni or sono dalla perizia di un netturbino che lo ha sempre implementato fino a farlo diventare luogo di visita ai giorni nostri, questo presepe permanente riproduce un paesaggio palestinese di due millenni or sono con qualche licenza storica che ovviamente viene perdonata (ambienti domestici e costumi forse proprio pertinenti non sono sempre) ma la cura e la bravura che sono state profuse - oltre all'impegno e all'entusiasmo collettivo, sono state portate pietre da tutto il mondo per contribuire all'opera - hanno permesso di realizzare un capolavoro che commuove e che piace a tutti, giovani, adulti, vecchi, bambini, cattolici, atei e diversamente religiosi. E' stato realizzato completamente in muratura con calce ed è composto da circa 3mila pietre provenienti da tutto il mondo. L’opera, che occupa una superfice di 45 metri quadri è intitolata al suo autore, Giuseppe Ianni, scomparso da poco. C'è anche un video esplicativo che precede la visita in libertà. I pontefici lo hanno visitato e anche Santa Teresa di Calcutta vi si è recata a pregare. Ingresso gratuito ma su prenotazione. Assolutamente da non perdere. Utili info? Allora lasciate un like e guardate le altre recensioni su Roma e non solo...
Read moreAfter visiting the Vatican, we followed some signs to "the sanitation workers nativity", which didn't sound very appealing, but we thought we'd check it out.
It was really worth checking out - it was closed when we arrived, and we didn't have tickets, but the lovely chap allowed us to go in for 10 minutes.
It's a re-creation of a little corner of Palestine, built over a number of years, and has been visited by mother Theresa and annually...
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