La Basilica di San Marco Evangelista al Campidoglio è ubicata nel centro storico di Roma, nel Rione IX (Pigna) in Piazza San Marco.
Fu edificata nel IV secolo in onore di San Marco, venne ricostruita prima nell’VIII secolo a causa di un incendio e nel IX per i danni subiti dalle inondazioni del Tevere (di quest’ultima edificazione sono ancora presenti i bellissimi mosaici dell’abside).
Del restauro del XV secolo è il suggestivo soffitto ligneo a cassettoni blu e oro finemente decorato, l’unica testimonianza di questo periodo insieme a quello della Basilica di Santa Maria Maggiore.
L’ultimo restauro significativo è del XIX secolo, con rilevanti interventi all’interno della chiesa.
La Facciata (XV secolo) che è stata realizzata prevalentemente con i travertini prelevati dal Colosseo e dal Teatro di Marcello, si presenta su due ordini, con tre archi ciascuno, quelli del primo incorniciati da semicolonne con capitelli e quelli del secondo da lesene. Quest'ultima un tempo fungeva da loggia per le benedizioni papali.
Arretrato rispetto alla facciata è presente un campanile romanico
Il portico è molto interessante poiché vi sono significativi reperti archeologici, fra i quali desta curiosità la lapide funeraria di Vannozza Cattanei morta 1518 (posizionata in basso sulla parte destra del portico) era l’amante del Papa Alessandro VI (Borgia), dal quale ebbe quattro figli, fra i quali la famosa Lucrezia.
Altro reperto significativo sono i resti di un pozzo antico del XII secolo, il quale un tempo era all’interno della chiesa, utilizzato come Fonte Battesimale.
Per entrare nella chiesa è presente il portale centrale molto grande e riccamente incorniciato con lesene ai lati e sovrastato da un frontone circolare al cui interno è presente un bellissimo bassorilievo che raffigura S. Marco evangelista.
L’interno si presenta a forma Basilicale con tre navate, con transetto divise da colonne e con ornamentali finestre bifore.
Nel Presbiterio si trovano i corpi di alcuni Santi.
Bellissimo l’antichissimo mosaico (IX secolo) presente nell’abside dove viene rappresentato il Cristo benedicente, con in mano i testi sacri, (nei quali si legge in latino “EGO SUM LUX, EGO SUM VITA, EGO SUM RESURRECTIO” in italiano significa “IO SONO LA LUCE, IO SONO LA VITA, IO SONO LA RESURREZIONE” attorniato da tre Santi per lato fra i quali è presente San Marco papa.
Il pavimento è arricchito con marmi policromi del XVI secolo e con pregevoli riquadri di tipo cosmatesco.
Molte altre opere di notevole interesse sono presenti nelle varie cappelle.
Stralcio dell’omelia di GIOVANNI PAOLO II nella visita a questa Basilica Domenica, 29 dicembre 1985. Tratto da Libreria Editrice Vaticana.
“Mi è caro parlare di vocazione sacerdotale e religiosa, e di spiritualità familiare, in questa cara basilica. Essa infatti vanta una singolare tradizione: qui, ai piedi del Campidoglio, ospite di una famiglia romana avrebbe abitato l’evangelista Marco, venuto a Roma dapprima insieme a San Pietro, del quale era discepolo, e in seguito per raggiungere Paolo prigioniero. “Prendi Marco con te - è scritto nella seconda lettera a Timoteo - perché mi sarà utile per il ministero” (2 Tm 4, 11).
Lo stesso evangelista avrebbe edificato qui una cappella, trasformata poi in basilica dal Papa San Marco nel 336. È l’evangelista Marco, quindi, che protegge e ispira la vostra comunità parrocchiale. Egli invita tutti voi ad essere continuatori, per la città del nostro tempo, della parola da lui predicata e scritta. Annunciate, assieme al discepolo Marco, che Cristo è liberatore da ogni forza occulta, perversa e nemica dell’uomo, e testimoniate, come il centurione romano ai piedi della croce, che Cristo è Figlio di Dio: “Veramente quest’uomo era Figlio di Dio”...
Read moreFounded in 336 by Pope Mark I, the church was originally oriented in the opposite direction of the current, the result of the transformations between the 8th and the 9th century, commissioned by popes Adrian I and Leo III TO KNOW: Today's appearance of the basilica is due above all to Paul II who in the middle of the fifteenth century built his cardinal residence around the church, which after the papal election was greatly enlarged: Palazzo San Marco (now Palazzo Venezia). Since then the basilica is in fact a sort of palatine chapel incorporated into...
Read moreLa Chiesa di San Marco è una delle chicche di Roma, e da guida turistica mi piace sempre esordire con i turisti dicendo loro che si tratta, formalmente, di una delle chiese più antiche dell'Urbe. Probabilmente fu eretta già nel IV secolo d.C., poco dopo l'Editto di Milano con cui si sancì la libertà di culto anche per i cristiani. Ovviamente, come molte altre chiese secolari, anch'essa ha subito numerosi restauri e ricostruzioni, rendendo il luogo di culto un crogiuolo di stili di epoche differenti. Dallo splendido soffitto ligneo di fine Quattrocento (l'unico dell'epoca rimasto assieme a quello di Santa Maria Maggiore), ai numerosi elementi medievali presenti all'interno dell'edificio. Di particolare interesse, secondo me, è anche il bel portico d'ingresso realizzato con materiali provenienti dal Colosseo (spoglio e riuso di materiali edilizi), ma anche alcune epigrafi che fanno bella vista di loro all'interno del portico stesso, come la lapide funeraria dedicata a Vannozza Cattanei (amante di Papa Alessandro VI Borgia). Insomma un mix di tecniche e testimonianze di vario genere all'interno di un luogo di culto che merita sicuramente una visita, e che come potete vedere sembra innestato nel complesso edilizio di Palazzo Venezia. Questo era uso in pieno Rinascimento, quando a palazzi particolarmente importanti o imponenti venivano aggiunte, come se si fosse in presenza di un unico corpo edilizio, anche una chiesa o una basilica. Un'altra peculiarità, dunque, di una chiesa tra le più...
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