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National Museum of the Palazzo di Venezia — Attraction in Rome

Name
National Museum of the Palazzo di Venezia
Description
The Palazzo Venezia or Palazzo Barbo, formerly Palace of St. Mark, is a palazzo in central Rome, Italy, just north of the Capitoline Hill. The original structure of this great architectural complex consisted of a modest medieval house intended as the residence of the cardinals appointed to the church of San Marco.
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National Museum of the Palazzo di Venezia
ItalyLazioRomeNational Museum of the Palazzo di Venezia

Basic Info

National Museum of the Palazzo di Venezia

Via del Plebiscito, 118, 00186 Roma RM, Italy
4.5(1.3K)
Open until 7:30 PM
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Info

The Palazzo Venezia or Palazzo Barbo, formerly Palace of St. Mark, is a palazzo in central Rome, Italy, just north of the Capitoline Hill. The original structure of this great architectural complex consisted of a modest medieval house intended as the residence of the cardinals appointed to the church of San Marco.

Cultural
Accessibility
attractions: Piazza Venezia, Palazzo Bonaparte, Monument to Victor Emmanuel II, Galleria Doria Pamphilj, Chiesa del Gesù, Pantheon, Basilica of St Mark Evangelist at Campidoglio, Trevi Fountain, Altar of the Fatherland, Largo di Torre Argentina, restaurants: Hedera - Osteria Contemporanea, Ristorante Plebiscito, ViVi - Piazza Venezia, Antico Caffè Castellino, Bar Brasile, Ristorante Pizzeria Forno A Legna 12 Apostoli, Cafe Napoleon, Pizza e Mozzarella, L'Antica Birreria Peroni, Antica Roma 013
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Hedera - Osteria Contemporanea

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Francesca SpinolaFrancesca Spinola
Ho visitato il Palazzo con una guida di domenica che mi ha spiegato come il primo palazzo costruito dove ora esiste il complesso di Palazzo Venezia fu la Chiesa di San Marco, eretta nel IV sec dC. In era Rinascimentale diventa punto di riferimento della Colonia Veneta che dalla Repubblica di Venezia si era riversata a Roma per motivi vari, in primis per il commercio. Nel 1451 Pietro Barbo diventa cardinale della basilica di San Marco e fa costruire un palazzetto di San Marco che aveva funzione di residenza cardinalizia. Quella costruzione è il primo embrione di quello che poi diventerà l’attuale palazzo Venezia. Solo dopo il 1464, quando il Barbo diventa Papa, col nome di papa Paolo II, fa costruire un altro pezzo di palazzetto al quale lavora Leon Battista Alberti. Con il suo lavoro il palazzetto diventa uno degli edifici più importanti del Campo Marzio. Dentro c’è un cortile con due bracci porticati. Il palazzo si estende fino a Via del Plebiscito, ex via Papalis. Nel 1471 Paolo II muore e i lavori vanno avanti con il nipote Marco Barbo. Poi con il Cardinale spagnolo Lorenzo Cibo fino a un papa Medici, Pio IV, che dona il palazzo alla Serenissima e così dal 1565 diventa Palazzo Venezia. Il palazzo fu Residenza degli ambasciatori della Repubblica di Venezia. Poi con il trattato di campoformio la Repubblica di Venezia finisce e il palazzo passa all’impero austroungarico e resta così fino al 1916. Nel mezzo della 1’ guerra mondiale il regno d’Italia espropria il palazzo al regno Austro-Ungaricio. La chiesa cerca di riprenderselo ma nel 1916 viene fondato il museo di Palazzo Venezia che diventa però fruibile solo dagli anni ‘60. Il palazzo subisce modifiche con la realizzazione del Vittoriano i cui lavori iniziano nel 1885. Il palazzetto di San Marco viene smontato e rimontato dal 1900 al 1925 di lato per fare posto al vittoriano e dare un’ampiezza alla piazza, dalla Via Lata, la via del corso e da piazza del Polopolo. La fontana che si trova al centro del cortile risale al tempo degli ambasciatori, è del 1730, in Travertino e rappresenta Venezia come sposa del mare con il leone che rappresenta San Marco. Nel tempo diventa sede del partito fasciata dal 1924 e lo resta fino al luglio del 1943. L’esterno del palazzo sarà poi abbellito da resti dell’antica Roma. Le porte all’interno sono di Mino da Fiesole e i soffitti a cassettoni decorati sono del 1400. In alcuni saloni ci sono scene delle fatiche di ercole di Andrea Mantegna e ora una collezione di vasi, ceramiche e bronzi da ammirare prima di arrivare al cortile segreto così chiamato perché non si vede da fuori.
Marco Carangelo (Dearangel)Marco Carangelo (Dearangel)
Come ho scritto in altre mie recensioni su Roma sono per un quarto romano infatti mia mamma é nata a Roma da mamma romana e papà piemontese I miei genitori si sono conosciuti a Roma e mi hanno trasmesso l'amore per questa meravigliosa Città Eterna Qui abbiamo molti amici e i parenti da parte di Mamma A Roma in periodi alterni negli anni ho vissuto un quarto della mia Vita A Roma tra via di Forte Braschi e via della Pineta Sacchetti ho il mio Ufficio Principale Palazzo Venezia o Palazzo Barbo è un edificio storico di Roma compreso tra piazza Venezia e via del Plebiscito. Ospita il Museo nazionale di Palazzo Venezia e l'Istituto nazionale di archeologia e storia dell'arte, con un'importante biblioteca specializzata. Fa parte, insieme al Vittoriano dell'Istituto VIVE, uno degli undici istituti di rilevante interesse di livello generale del Ministero della Cultura dotati di autonomia speciale, istituito nel 2019 e divenuto operativo dal 2 novembre 2020, sotto la direzione di Edith Gabrielli. Fu costruito tra il 1455 e il 1467 su commissione del cardinale veneziano Pietro Barbo, che in seguito divenne papa con il nome di Paolo II. Venne utilizzato travertino proveniente dal Colosseo e dal Teatro di Marcello. La paternità del progetto del palazzo, che rappresenta uno dei primi e più importanti edifici civili della Roma rinascimentale, è incerta; per alcuni è da riferire a Leon Battista Alberti Nel 1564, apprezzando la pronta accettazione degli esiti del Concilio di Trento da parte della Repubblica di Venezia, in segno di riconoscenza papa Pio IV le dona il palazzo perché lo utilizzasse come sede dei suoi ambasciatori ed oratori presso la Santa Sede: da ciò ne derivò il nome divenendo la prima sede stabile di ambasciata a Roma. Il 16 settembre 1929 Benito Mussolini stabilì a Palazzo Venezia la sede del proprio quartier generale nella sala del mappamondo; per tutti i successivi anni in cui il fascismo restò al potere, la luce di questa stanza non venne mai spenta, a significare che il Governo non riposava mai. Dal 1923 al 1943 fu sede delle riunioni del Gran consiglio. Come ho già scritto oggi Palazzo Venezia ospita il Museo nazionale di Palazzo Venezia, dove tra le altre opere si possono osservare sculture in terracotta di Gianlorenzo Bernini, e la biblioteca di archeologia e storia dell'arte, punto di riferimento a livello mondiale per gli studi di archeologia e storia dell'arte. Sicuramente da visitare considerando tutte le altre meraviglie da visitare proprio nelle vicinanze Consigliato Grazie
Serena PandolfiniSerena Pandolfini
Palazzo Venezia o Palazzo Barbo Il palazzo venne costruito a partire dal 1455, quando il cardinale veneziano Pietro Barbo, fu nominato titolare della Basilica di San Marco. Eletto pontefice qualche anno più tardi con il nome di Paolo II (1464-71) promosse l'ampliamento dell'edificio con il nipote Marco Barbo, che gli successe al titolo della basilica: vennero così realizzati i tre saloni monumentali (Sala Regia, Sala del Concistoro poi divenuta delle Battaglie, Sala del Mappamondo) e soprattutto il Viridarium, un giardino porticato situato all'angolo tra le attuali piazza San Marco e piazza Venezia. Dalla fine del ‘400 all'appartamento Barbo, di pertinenza pontificia, venne aggiunto per i cardinali sulla via Papale, oggi via del Plebiscito, l'appartamento Cybo, dal nome di Lorenzo nipote di Innocenzo VIII (1484-92), che per primo lo abitò. Il palazzo di San Marco rimase di proprietà pontificia fino al 1564, anno in cui venne ceduto da Pio IV Medici (1559-65) alla Repubblica di Venezia, che vi stabilì la propria ambasciata. Da allora è comunemente noto con il nome di ‘Palazzo di Venezia'. In seguito al Trattato di Campoformio (1797), che sancì la fine della Serenissima, l'edificio passò all'Austria, che ne mantenne la funzione di sede diplomatica. Tra il 1910 ed il 1913 il giardino-viridarium di Paolo II, ormai noto come Palazzetto, fu abbattuto e ricostruito in posizione arretrata per consentire l'ampliamento della piazza e la visione diretta del Vittoriano. Nel 1916 il Regno d'Italia rivendicò il palazzo all'Austria e il ruolo simbolico-nazionalistico assunto dall'edificio dopo la restituzione spinse, nel 1922, Benito Mussolini a sceglierlo come sede del governo fascista (1929-43) e ad utilizzare come proprio ufficio la Sala del Mappamondo in cui si apre il celebre balcone settecentesco. Tra gli interventi sul palazzo di quegli anni, si segnala la costruzione del nuovo scalone monumentale, progettato da Luigi Marangoni, a celebrazione della nazione e dei territori conquistati all'Austria nella III guerra d'indipendenza (1866) e nella prima guerra mondiale (1915-18). Mostra di Giorgione a Palazzo Venezia Una mostra costruita intorno ad un unico capolavoro di Giorgione: I due amici, il famoso doppio ritratto considerato da gran parte della critica come uno dei capisaldi del maestro di Castelfranco. La mostra si sviluppa nell’appartamento Barbo di palazzo Venezia ed è dedicata a quelle vicende storiche e alla straordinaria novità de I due amici di Giorgione nelle vicende artistiche del primo ‘500.
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Ho visitato il Palazzo con una guida di domenica che mi ha spiegato come il primo palazzo costruito dove ora esiste il complesso di Palazzo Venezia fu la Chiesa di San Marco, eretta nel IV sec dC. In era Rinascimentale diventa punto di riferimento della Colonia Veneta che dalla Repubblica di Venezia si era riversata a Roma per motivi vari, in primis per il commercio. Nel 1451 Pietro Barbo diventa cardinale della basilica di San Marco e fa costruire un palazzetto di San Marco che aveva funzione di residenza cardinalizia. Quella costruzione è il primo embrione di quello che poi diventerà l’attuale palazzo Venezia. Solo dopo il 1464, quando il Barbo diventa Papa, col nome di papa Paolo II, fa costruire un altro pezzo di palazzetto al quale lavora Leon Battista Alberti. Con il suo lavoro il palazzetto diventa uno degli edifici più importanti del Campo Marzio. Dentro c’è un cortile con due bracci porticati. Il palazzo si estende fino a Via del Plebiscito, ex via Papalis. Nel 1471 Paolo II muore e i lavori vanno avanti con il nipote Marco Barbo. Poi con il Cardinale spagnolo Lorenzo Cibo fino a un papa Medici, Pio IV, che dona il palazzo alla Serenissima e così dal 1565 diventa Palazzo Venezia. Il palazzo fu Residenza degli ambasciatori della Repubblica di Venezia. Poi con il trattato di campoformio la Repubblica di Venezia finisce e il palazzo passa all’impero austroungarico e resta così fino al 1916. Nel mezzo della 1’ guerra mondiale il regno d’Italia espropria il palazzo al regno Austro-Ungaricio. La chiesa cerca di riprenderselo ma nel 1916 viene fondato il museo di Palazzo Venezia che diventa però fruibile solo dagli anni ‘60. Il palazzo subisce modifiche con la realizzazione del Vittoriano i cui lavori iniziano nel 1885. Il palazzetto di San Marco viene smontato e rimontato dal 1900 al 1925 di lato per fare posto al vittoriano e dare un’ampiezza alla piazza, dalla Via Lata, la via del corso e da piazza del Polopolo. La fontana che si trova al centro del cortile risale al tempo degli ambasciatori, è del 1730, in Travertino e rappresenta Venezia come sposa del mare con il leone che rappresenta San Marco. Nel tempo diventa sede del partito fasciata dal 1924 e lo resta fino al luglio del 1943. L’esterno del palazzo sarà poi abbellito da resti dell’antica Roma. Le porte all’interno sono di Mino da Fiesole e i soffitti a cassettoni decorati sono del 1400. In alcuni saloni ci sono scene delle fatiche di ercole di Andrea Mantegna e ora una collezione di vasi, ceramiche e bronzi da ammirare prima di arrivare al cortile segreto così chiamato perché non si vede da fuori.
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Come ho scritto in altre mie recensioni su Roma sono per un quarto romano infatti mia mamma é nata a Roma da mamma romana e papà piemontese I miei genitori si sono conosciuti a Roma e mi hanno trasmesso l'amore per questa meravigliosa Città Eterna Qui abbiamo molti amici e i parenti da parte di Mamma A Roma in periodi alterni negli anni ho vissuto un quarto della mia Vita A Roma tra via di Forte Braschi e via della Pineta Sacchetti ho il mio Ufficio Principale Palazzo Venezia o Palazzo Barbo è un edificio storico di Roma compreso tra piazza Venezia e via del Plebiscito. Ospita il Museo nazionale di Palazzo Venezia e l'Istituto nazionale di archeologia e storia dell'arte, con un'importante biblioteca specializzata. Fa parte, insieme al Vittoriano dell'Istituto VIVE, uno degli undici istituti di rilevante interesse di livello generale del Ministero della Cultura dotati di autonomia speciale, istituito nel 2019 e divenuto operativo dal 2 novembre 2020, sotto la direzione di Edith Gabrielli. Fu costruito tra il 1455 e il 1467 su commissione del cardinale veneziano Pietro Barbo, che in seguito divenne papa con il nome di Paolo II. Venne utilizzato travertino proveniente dal Colosseo e dal Teatro di Marcello. La paternità del progetto del palazzo, che rappresenta uno dei primi e più importanti edifici civili della Roma rinascimentale, è incerta; per alcuni è da riferire a Leon Battista Alberti Nel 1564, apprezzando la pronta accettazione degli esiti del Concilio di Trento da parte della Repubblica di Venezia, in segno di riconoscenza papa Pio IV le dona il palazzo perché lo utilizzasse come sede dei suoi ambasciatori ed oratori presso la Santa Sede: da ciò ne derivò il nome divenendo la prima sede stabile di ambasciata a Roma. Il 16 settembre 1929 Benito Mussolini stabilì a Palazzo Venezia la sede del proprio quartier generale nella sala del mappamondo; per tutti i successivi anni in cui il fascismo restò al potere, la luce di questa stanza non venne mai spenta, a significare che il Governo non riposava mai. Dal 1923 al 1943 fu sede delle riunioni del Gran consiglio. Come ho già scritto oggi Palazzo Venezia ospita il Museo nazionale di Palazzo Venezia, dove tra le altre opere si possono osservare sculture in terracotta di Gianlorenzo Bernini, e la biblioteca di archeologia e storia dell'arte, punto di riferimento a livello mondiale per gli studi di archeologia e storia dell'arte. Sicuramente da visitare considerando tutte le altre meraviglie da visitare proprio nelle vicinanze Consigliato Grazie
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Palazzo Venezia o Palazzo Barbo Il palazzo venne costruito a partire dal 1455, quando il cardinale veneziano Pietro Barbo, fu nominato titolare della Basilica di San Marco. Eletto pontefice qualche anno più tardi con il nome di Paolo II (1464-71) promosse l'ampliamento dell'edificio con il nipote Marco Barbo, che gli successe al titolo della basilica: vennero così realizzati i tre saloni monumentali (Sala Regia, Sala del Concistoro poi divenuta delle Battaglie, Sala del Mappamondo) e soprattutto il Viridarium, un giardino porticato situato all'angolo tra le attuali piazza San Marco e piazza Venezia. Dalla fine del ‘400 all'appartamento Barbo, di pertinenza pontificia, venne aggiunto per i cardinali sulla via Papale, oggi via del Plebiscito, l'appartamento Cybo, dal nome di Lorenzo nipote di Innocenzo VIII (1484-92), che per primo lo abitò. Il palazzo di San Marco rimase di proprietà pontificia fino al 1564, anno in cui venne ceduto da Pio IV Medici (1559-65) alla Repubblica di Venezia, che vi stabilì la propria ambasciata. Da allora è comunemente noto con il nome di ‘Palazzo di Venezia'. In seguito al Trattato di Campoformio (1797), che sancì la fine della Serenissima, l'edificio passò all'Austria, che ne mantenne la funzione di sede diplomatica. Tra il 1910 ed il 1913 il giardino-viridarium di Paolo II, ormai noto come Palazzetto, fu abbattuto e ricostruito in posizione arretrata per consentire l'ampliamento della piazza e la visione diretta del Vittoriano. Nel 1916 il Regno d'Italia rivendicò il palazzo all'Austria e il ruolo simbolico-nazionalistico assunto dall'edificio dopo la restituzione spinse, nel 1922, Benito Mussolini a sceglierlo come sede del governo fascista (1929-43) e ad utilizzare come proprio ufficio la Sala del Mappamondo in cui si apre il celebre balcone settecentesco. Tra gli interventi sul palazzo di quegli anni, si segnala la costruzione del nuovo scalone monumentale, progettato da Luigi Marangoni, a celebrazione della nazione e dei territori conquistati all'Austria nella III guerra d'indipendenza (1866) e nella prima guerra mondiale (1915-18). Mostra di Giorgione a Palazzo Venezia Una mostra costruita intorno ad un unico capolavoro di Giorgione: I due amici, il famoso doppio ritratto considerato da gran parte della critica come uno dei capisaldi del maestro di Castelfranco. La mostra si sviluppa nell’appartamento Barbo di palazzo Venezia ed è dedicata a quelle vicende storiche e alla straordinaria novità de I due amici di Giorgione nelle vicende artistiche del primo ‘500.
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Reviews of National Museum of the Palazzo di Venezia

4.5
(1,260)
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3.0
3y

I’m sorry to give it a low rating, but they have created an experience that it not 5 stars for visitors. I visited on a Saturday at 4pm, and they require you to have a guided experience but only offer it in Italian. This was okay for me, but it’s absurd that a huge museum in Rome on a Saturday would only allow and require Italian guided tours. Self guided tours were not allowed. Also, there are no signs at the ticket booth with information, you must ask for any information or details you’d like. The tour starts in the garden, but there are again no signs or declarations of what will happen and when. The tour guide basically rushes you through the palace and museum with no time to stop and look. This is not an exaggeration, but we were walked through the museum part and not allowed to stop and look at the art that was inside. So many nice pieces were inside, but you are not allowed to stop and look them, and that is absurd 🤣 Also, at the beginning we asked where the bathrooms were. They told us that the bathrooms were inside. So we proceeded to have our visit and were rushed through everything and at the end we asked where the bathrooms were and they told us that they were sorry but that the bathrooms were somewhere inside but it was too late now so we’d have to leave the premises to use the bathroom. Also, for such an important and critical place to the fascist period of italy, there was little to almost nothing about this. There was a sign in a room that said the fascist government began and ended there, but nothing else at all.

The people were kind, but a place of such significance has so many things to improve just to provide simple services and experiences. A recommendation, they could guide people through the palace portion and then allow them to enjoy the museum part at their own pace. Thankfully the ticket includes the elevator to the top of the Altar of...

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5.0
1y

Palazzo Venezia si trova a soli 850 metri a sud-est del Pantheon e a 750 metri a nord-ovest dal Foro Romano. Si tratta di un'enorme struttura con possente torre quadrata, completata da un cornicione a caditoie e merli rettangolari, tipico delle fortificazioni guelfe, considerata una delle costruzioni più maestose erette a Roma nel XV secolo. Pur esssendo un esempio perfettamente conservato dell'architettura del primo Rinascimento romano, non si conosce il nome dell'architetto di questo palazzo: per quanto strano possa sembrare, i ricercatori non riescono ancora a raggiungere un consenso sull'identità del progettistache ha donato un edificio così interessante alla Città Eterna. Quattro architetti d'eccezione “rivendicano” la paternità del progetto di Palazzo Venezia: Giuliano da Maiano, Bernardo Rossellini, Leon Battista Alberti e Francesco del Borgo. Fonti antiche definiscono questo edificio Palazzo San Marco o Palazzo Barbo: il primo "nome" è associato a una piccola basilica a una navata, consacrata in onore del celeste patrono di Venezia, San Marco (Basilica San Marco Evangelista al Campidoglio); il secondo nome deriva dal fatto che questo edificio religioso, affacciato con la sua modesta facciata sulla piccola Piazza San Marco, per circostanze soggettive si è rivelato in realtà edificato in un vero e proprio palazzo-fortezza con una torre quadrangolare delimitata da un portico, sulla sommità di cui erano presenti un giardino detto viridarium, scuderie e numerosi locali di servizio. E tutto questo avvenne grazie al ricco erede di una famiglia di mercanti veneziani, Pietro Barbo, nipote di papa Eugenio IV e pronipote del pontefice Gregorio XII: nel 1455, nominato cardinale della romana Basilica di San Marco, iniziò costruire la sua residenza attorno al sacrale. Dopo che Sua Eminenza divenne Papa con il nome di Paolo II nel 1464, i lavori di sistemazione della residenza furono proseguiti dal nipote di Sua Santità, Marco Barbo, che completò la costruzione del megapalazzo. Pochi sanno che la leggendaria torre di Palazzo Venezia si trovava sul lato opposto del Palazzo: nel 1906 si decise di liberare l'area antistante il complesso monumentale del Vittoriano affinché quest'ultimo potesse essere visto in tutto il suo splendore. Di conseguenza, molti edifici a nord del Vittoriano furono demoliti e la torre di Palazzo Venezia fu spostata all'altra estremità del Palazzo, in modo che non facesse “ombra”. Dal 1916 inizia una nuova “pagina” nella storia del Palazzo: il maestoso edificio, che dal 1867 ospitava l'ambasciata austro-ungarica, passò di proprietà allo Stato italiano e vi trovò sede l'omonimo museo, che ha presentato collezioni di arte medievale e rinascimentale. Ma è durante l'epoca fascista che Palazzo Venezia visse il suo periodo più "celebre": durante il Ventennio fu sede del Gran Consiglio nonchè appartamento privato del Duce. Si possono visitare l'ufficio di Mussolini e la sala di rappresentanza; inoltre, una delle sale museali, detta "stanza dello Zodiaco" (la si riconosce perchè appunto ci sono i segni zodiacali dipinti nel soffitto), ospitava gli incontri amorosi tra il dittatore e Claretta Petacci. Davvero emozionante per chi, come me, è appassionato di storia contemporanea. Un consiglio: qui, tramite biglietteria elettronica, si possono acquistare i biglietti cumulativi per Palazzo Venezia e il Vittoriale; se avete intenzione di visitare anche il Vittoriale, fate i biglietti qui perchè sicuramente...

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2.0
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Palais de Venise un an après. Désormais une entité autonome du ministère de la culture italien gère le palais de Venise et l'autel de la patrie. Il est possible pour 17 euros par personne de voir le palais, de prendre l'ascenseur panoramique de l'Autel de la Patrie et d'y visiter une exposition sur l'histoire de l'unité italienne. Il y a encore quelques années de cela cette dernière était gratuite, ce qui était normal: ni la patrie, ni l'idée de la patrie ne devraient être vendues ou être l'objet d'une transaction commerciale. Mais c'est le cas désormais. Mais le plus choquant est d'associer dans un même billet l'Autel de la patrie, symbole de l'unité italienne puis de la démocratie avec le palais de Venise symbole du fascisme - siège de Mussolini et du balcon duquel il haranguait les foules. Associer les deux monuments au prétexte qu'ils seraient proches l'un de l'autre est une forme de réécriture de l'histoire, une honte pour ceux dont les membres de la famille ont combattu pour l'unité italienne, la démocratie et contre le fascisme, en en payant le prix et en étant envoyé dans des camps de concentration nazis. C'est surty une manière hypocrite de dédouaner le fascisme. Cette association exit depuis un an, date de l'arrivée au pouvoir d'une certaine formation politique. Un hasard ? En tout cas, c'est choquant et méprisable.

Disons le d'emblée, 16 euros avec la taxe touristique d'été pour le palais de Venise, c'est cher ! Trop cher. A force de mettre des prix si élevés, il faut bien faire des choix. Pour nous, ce musée ne sera pas une priorité sauf si vous vous y rendez le premier dimanche du mois quand c'est gratuit ! Le palais a joué un rôle historique et politique majeur. Il fut construit au milieu du XVe par le cardinal vénitien Barbo qui devint Pape peu après. Le site fut choisi afin de permettre au prélat de voir les courses hippiques qui se déroulaient sur le Corso. Le palais servit de siège à la papauté, puis d'ambassade à la République de Venise. Sous le fascisme, il fut le siège du gouvernement et des appartements privés de Mussolini au deuxième étage où vivait sa femme, ses enfants et sa maîtresse ! La visite commence par le balcon d'où Mussolini s'adressait à la foule, puis par une série de salles vides... Certaines datant du Pape Paul II et d'autres restaurées au goût fasciste - avec mosaïques et aigles... Puis on peut voir quelques tableaux de l'époque gothique puis classique, et des pots médicinaux, des petits bronzes, des armures. Les tableaux sont très mal éclairés. Les objets sont dans des vitrines avec des reflets... Les visiteurs traversaient les salles à toute vitesse. Tout cela pour 16 euros ! A titre de comparaison, le musée de la Villa Borghèse coûte 13 euros pour une quantité incroyable de chefs d'oeuvres dans un lieu magnifique. Il faut raison garder. Il existe une solution. Allez au Palais de Venise le premier dimanche du mois quand...

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