I get tired rather easily in museums as they tend to absorb a lot of mental energy, but I left this museum feeling inspired and energetic. It is exceptional.
First of all the building itself is much smaller than most museums. It's the first floor of a Milanese townhouse and below it, in the courtyard, is a high-class restaurant. Above it are some government offices. The best word to summarise it would be "intimate".
The museum is a showcase of the family home of the Bagatti Valsecchi family who, in the nineteenth century, built up a superb collection of renaissance objets d'art -- tastefully combining them with specially made reproduction pieces. They were amateur designers and they painstakingly created special wallpapers, friezes, archways and a whole host of design features that showcase the art in a most incredible way.
The brothers who created this jewel also had a sense of humour, which is unusual in a museum. The family name was Bagatti which, in Piedmontese Italian means "shoemaker" -- a very un-aristocratic profession for a rich noble family. But the brothers weren't snobs and they would enjoy the Milanese streetlife like everyone else. One of the brothers would cycle round town on a massive penny-farthing bike, creating so much noise that the mayor built a special bike lane for him. They also included images of boots around the house, in celebration of their origins and to prick any social pretensions that may have built up around them.
If you go to Milan this is where you must go. My visit was made all the more memorable by the superb guiding of Guido Codecasa and if you're lucky enough you too may meet him. His English is impeccable, as is his knowledge of the building and...
Read moreÈ doverosa una premessa: questa valutazione non si basa sugli ambienti della casa Bagatti Valsecchi, perché se dovessi giudicare solo la bellezza e l’unicità della casa, il voto sarebbe sicuramente 5. Tuttavia, la mia esperienza complessiva è stata estremamente deludente, e non posso fare a meno di esprimere il mio disappunto per come sono stata trattata durante la visita.
In primo luogo, la gestione della sicurezza è stata assolutamente inadeguata e invadente. Sono una persona che rispetta sempre le regole e si comporta in modo decoroso quando visita un museo, mantenendo le giuste distanze dai mobili antichi, senza mai usare il flash o comportarmi in maniera inappropriata. Tuttavia, sono stata costantemente seguita e monitorata da parte della sicurezza in modo davvero assillante. Questo atteggiamento ha creato un ambiente di disagio, anche perché nonostante il posto fosse pieno di gente sembravano monitorare con tanta attenzione soltanto me e la mia accompagnatrice.
Il momento culminante di questa frustrazione è avvenuto quando mi sono trovata nella sala "Cabinet", dove sono presenti dei cassettini che, come scritto su un cartello, si possono aprire per scoprire cosa ci sia dentro. Quando ho iniziato ad aprire i cassettini, sono stata prontamente rimproverata dal personale di sicurezza, che mi ha spiegato che in realtà non era permesso. Tuttavia, avendo letto il cartello che indicava il contrario, ho cercato di chiarire la situazione in modo cortese, ma la risposta che mi è stata data è stata vaga e poco convincente. Dopo aver ricevuto una spiegazione imprecisa, mi sono allontanata imbarazzata.
Poco dopo, ho chiesto a un altro addetto alla sicurezza se fosse effettivamente consentito aprire i cassetti. La risposta questa volta è stata affermativa, e quando ho spiegato che mi era stato detto di no, il nuovo addetto ha subito chiesto scusa e mi ha rassicurata sul fatto che non avevo fatto nulla di sbagliato, rimproverando il collega per l'errore. Questo momento, seppur rassicurante, non è riuscito a dissipare il malumore che ormai avevo accumulato.
Quello che mi ha ulteriormente delusa è stato il comportamento osservato nella "camera verde". In quella stanza, un gruppo di giovani dopo un evento a loro riservato (probabilmente studenti) stava creando un grande assembramento e chiacchierava animatamente, nonostante lo spazio fosse davvero troppo ristretto per permettere una conversazione in quel modo, soprattutto a pochi centimetri da mobili antichi di valore. Infatti poco dopo ho assistito al crollo di sedie che erano state spostate contro una parete vicino a uno dei mobili, ma nonostante l'incidente, l'addetto alla sicurezza che aveva precedentemente ripreso me per un'azione ben più innocua non ha mosso un dito e non è intervenuto!
Questa esperienza mi ha lasciato profondamente delusa e amareggiata. Come cittadina milanese, credo fermamente nel valore della cultura, nella necessità di preservare e sostenere i nostri musei e le meraviglie del nostro patrimonio, in particolare quelli di Milano. Ho visitato moltissime delle case museo della città e ne porto sempre con me ricordi bellissimi: Casa Museo Poldi Pezzoli, Casa Museo Boschi Di Stefano, Casa Museo di Alessandro Manzoni, Casa Museo di Palazzo Morando, Villa Necchi Campiglio e molte altre. Di tutte queste visite conservo ricordi piacevoli e arricchenti. Non vedevo l’ora di poter visitare anche la Casa Bagatti Valsecchi, ma purtroppo, la scarsa professionalità e la gestione incoerente della sicurezza hanno rovinato quella che avrebbe dovuto essere una visita speciale e indimenticabile. Lo è stata, ma solo in...
Read moreIl Museo Bagatti Valsecchi è una delle case museo più affascinanti e meglio conservate d'Europa, situata nel cuore del quartiere Montenapoleone a Milano. Questo museo è il risultato della passione collezionistica dei fratelli baroni Fausto e Giuseppe Bagatti Valsecchi, che alla fine del XIX secolo trasformarono la loro dimora di famiglia in una casa museo ispirata alle abitazioni del Cinquecento lombardo. La collezione del museo comprende una varietà di opere d'arte, arredi, armi e strumenti scientifici, oltre a capolavori pittorici di artisti del Rinascimento come Giovanni Bellini, Bernardo Zenale e il Giampietrino. L'allestimento della casa è stato curato nei minimi dettagli per riprodurre l'atmosfera di un palazzo nobiliare del Cinquecento, con un'attenzione particolare alla coerenza stilistica e storica. Aperto al pubblico dal 1994, il Museo Bagatti Valsecchi non solo offre la possibilità di ammirare la sua collezione permanente, ma organizza anche mostre temporanee, attività didattiche ed eventi performativi, rendendolo un luogo dinamico e coinvolgente per visitatori di tutte le età. La casa museo è parte di un circuito di case museo milanesi, che include anche la Casa Boschi di Stefano, Villa Necchi Campiglio e il Museo Poldi Pezzoli, promuovendo così il patrimonio culturale e artistico di Milano. Inoltre, il museo è accessibile a persone con disabilità, offrendo servizi come ascensori e bagni attrezzati, e accoglie anche piccoli animali domestici, purché tenuti in braccio o in borsa durante la visita. quali sono le opere d'arte esposte al museo bagatti valsecchi Al Museo Bagatti Valsecchi sono esposte diverse opere d'arte che includono dipinti, arredi, armi e strumenti scientifici. Tra i dipinti, si trovano capolavori pittorici di artisti del Rinascimento come Giovanni Bellini, Bernardo Zenale e il Giampietrino. Inoltre, la casa museo è arricchita da tavole di antichi maestri, maioliche, vetri rinascimentali, arredi quattrocenteschi, avori e oreficerie. Questi oggetti contribuiscono a creare un'atmosfera che rievoca l'epoca del Quattro e Cinquecento italiano, in linea con la visione dei fratelli Bagatti Valsecchi di ricreare l'ambiente di un palazzo nobiliare...
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