Hidden on a quiet street near the Basilica of Saint Mary Major, the Church of Saint Pudentiana is one of the oldest Christian churches in Rome and a true gem of early Christian art. Built at the end of the 4th century on the remains of a Roman house, it is traditionally associated with the senator Pudens — a disciple of Saint Peter — and his daughters, Saint Pudentiana and Saint Praxedes.
Behind its modest 19th-century façade lies a peaceful interior filled with ancient charm. The single nave preserves fragments of medieval frescoes, but the highlight is the magnificent 5th-century mosaic in the apse, one of the earliest depictions of Christ in Majesty. Christ is shown seated on a golden throne, surrounded by the Apostles, against the backdrop of the Heavenly Jerusalem — a masterpiece of early Christian symbolism.
Visitors are immediately struck by the spiritual atmosphere of the place. The dim light, ancient stones, and golden hues of the mosaic create a setting perfect for reflection and contemplation. The church is reached by descending a few steps below the current street level, reminding us that its foundations date back to ancient Rome.
Less crowded than many nearby monuments, Santa Pudenziana offers a moment of serenity and authenticity away from the tourist bustle. Together with its sister church, Santa Prassede, located just a short walk away, it forms a must-see stop for anyone interested in sacred art and the origins of...
Read moreLa basilica di Santa Pudenziana è un luogo di culto cattolico di Roma, situato in via Urbana nel rione Monti. Risalente al V secolo, dedicata a santa Pudenziana, sorella di santa Prassede e figlia del senatore romano Pudente; è la chiesa nazionale dei filippini e sede del titolo cardinalizio omonimo. Per secoli si è ritenuto che questa fosse la più antica chiesa cristiana di Roma: la chiesa sarebbe stata costruita sulla domus del senatore Pudente, che si trova nove metri sotto la basilica. Pudente, con le sue due figlie Pudenziana e Prassede, sarebbe stato convertito dall'apostolo Pietro che avrebbe dimorato sette anni nell'abitazione dell'amico. Origine e datazione della chiesa, pur antichissima, sono ancora in discussione. I lavori di restauro, eseguiti negli anni quaranta, portarono a conclusioni diverse rispetto alla versione tradizionale: le strutture della chiesa farebbero parte delle Terme di Novato del II secolo, un secolo dopo l'arrivo di Pietro, e la trasformazione delle terme in una chiesa sarebbe avvenuta alla fine del IV secolo, sotto il pontificato di papa Siricio, quando la chiesa viene dotata anche di un portico. Studi recenti, al contrario, sostengono che l'ubicazione in un edificio termale è da ritenersi infondata poiché non sono stati trovati bacini, condotti acquiferi e soprattutto vasche, manufatti tipici di un edificio di quel genere. Alcune modifiche furono approntate sotto il pontificato di Innocenzo III all'inizio del Duecento, quando venne realizzato all'interno l'altare maggiore ed il recinto presbiteriale e all'esterno il campanile, per la costruzione del quale fu chiuso un vano della navata laterale sinistra. Il corpo della basilica è in gran parte frutto dei lavori di ristrutturazione affidati a Francesco Capriani detto il Volterra dal cardinale Enrico Caetani titolare della chiesa tra il 1586 e il 1599 all'indomani dell'assunzione del titolo. La facciata fu restaurata nel 1870 per volontà del cardinale titolare Lucien-Louis-Joseph-Napoléon Bonaparte, nipote di Napoleone. Al centro in basso è il portale timpanato risalente al periodo del Cardinale Caetani (1586 - 88), in cui è reimpiegato, sotto il timpano, un fregio romanico con motivi floreali e fitomorfi con San Pastore, Santa Pudenziana, l'Agnus Dei, Santa Prassede e San Pudente entro clipei, proveniente dal precedente portale. Sul fianco sinistro c'è il campanile duecentesco a cinque ordini, che presenta loggette, trifore e dischi di marmi policromi. L'interno a tre navate ha l'aspetto assunto durante la ristrutturazione voluta nel 1588 dal cardinale Enrico Caetani su progetto di Francesco Capriani detto il Volterra. La seconda cappella a destra, dedicata alla Madonna della Misericordia, contiene all'altare un dipinto cinquecentesco anonimo raffigurante la Madonna della Misericordia. Le tele ai lati rappresentano la Natività di Maria e la Natività di Gesù e sono state dipinte da Lazzaro Baldi nel 1690, su commissione di Bartolomeo Ansidei. Il Baldi è autore anche dell'affresco con l'Annunciazione e delle lunette raffiguranti il Profeta Geremia e la Sibilla eritrea. Nell'interno vi sono opere anche di Giovanni Battista Della Porta che eseguì la statua di Cristo consegna le chiavi del cielo a San Pietro e di Achille Tamburini...
Read moreLa basilica di Santa Pudenziana è una chiesa del V secolo che si trova a Roma in via Urbana (l'antico vicus Patricius), nel rione Monti. Chiesa nazionale dei Filippini, è dedicata a santa Pudenziana, sorella di santa Prassede e figlia del senatore romano Pudente.
Per secoli si è ritenuto che questa fosse la più antica chiesa cristiana di Roma: la chiesa sarebbe stata costruita sulla domus del senatore Pudente, che si trova nove metri sotto la basilica. Pudente, con le sue due figlie Pudenziana e Prassede, sarebbe stato convertito dall'apostolo Pietro che avrebbe dimorato sette anni nell'abitazione dell'amico. Sotto la chiesa, esistono effettivamente dei resti romani, ma la loro interpretazione è assai controversa.
Il campanile romanico a cinque ordini è stato edificato nel XIII secolo. Originariamente a tre navate, fu ristrutturata a navata unica nel 1588 da Francesco Capriani detto il Volterra su commissione del cardinale Enrico Caetani. La cupola, sempre del Capriani, è affrescata da Niccolò Circignani detto il Pomarancio (Angeli e Santi davanti a Cristo).
Sempre il cardinal Caetani commissionò al Maderno la sua cappella gentilizia, uno dei capolavori del Manierismo
La facciata fu restaurata nel 1870 per volontà del cardinale titolare Lucien-Louis-Joseph-Napoleon Bonaparte, nipote di Napoleone, che la fece affrescare dal pittore Filippo Gagliardi
Ma il vero gioiello della chiesa è il mosaico absidale, del 390 che rappresenta a due donne che gli porgono una corona ciascuna, la cui identità è oggetto di discussione: secondo alcuni sarebbero le sante Pudenziana e Prassede, figlie di Pudente, secondo altri rappresenterebbero la "Chiesa" e la "Sinagoga", cioè i templi dei cristiani e degli ebrei. Solo la figura del Cristo ha l'aureola, e tiene in mano un libro aperto sul quale campeggia l'iscrizione DOMINUS CONSERVATOR ECCLESIAE PUDENTIANAE.
Le figure si stagliano davanti a un'esedra porticata, dietro la quale si intravede il profilo di una città, che potrebbe essere identificata con Gerusalemme, di cui si intravvederebbero le chiese costruite da Costantino I. Questa interpretazione è resa plausibile dalla presenza, al centro del mosaico, di una croce ricoperta di gemme che, secondo la tradizione, sarebbe stata fatta erigere dall'imperatore Teodosio II,nel 416 sul Calvario,in ricordo, probabilmente di una miracolosa apparizione della croce. Accanto alla Croce svettano in un cielo animato da nuvolette rosacee e azzurre i quattro Viventi dell'Apocalisse (l'angelo, il bue, il leone e l'aquila), una delle più antiche rappresentazioni del Tetramorfo giunte sino a noi in sede...
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