The fountains in Piazza Farnese are attributed to the architect Girolamo Rainaldi, who designed them in the early 17th century under the patronage of the powerful Farnese family. The project reused the large granite basins taken from the ancient Roman Baths of Caracalla, a common practice during the Renaissance and Baroque periods to incorporate elements of classical antiquity into new architectural works. The fleur-de-lis motif, prominently featured in the fountain’s design, was a symbol of the Farnese family and reflects their status as one of the most influential noble families of the time. Rainaldi’s work, known for its simplicity and harmonious proportions, aligned with the aesthetic of Palazzo Farnese, which dominates the square. Although Rainaldi oversaw the design, the fountains themselves were crafted by skilled stonemasons of the time, blending ancient materials with Renaissance artistry. These fountains stand as a testament to the Farnese family’s enduring legacy and Rainaldi’s contribution to the urban fabric of Rome. Walking by the fountains, I was struck by the contrast between their striking elegance and the grandeur of the Palazzo Farnese behind them, a perfect example of how architecture and history intertwine...
Read moreIn quella che è la piazza principale del Rione Regola - dove il magnifico palazzo rinascimentale della famiglia Farnese domina incontrastato - nei primi del Cinquecento fu portata una grande vasca di granito grigio, dopo averla sottratta da piazza San Marco e che a sua volta proveniva in origine dalle Terme di Caracalla: nella nuova sistemazione, pur essendo decorata con anelli e teste leonine, probabilmente svolgeva una funzione solo ornamentale, poiché la zona non era servita da acquedotti e rimaneva quindi asciutta pur costituendo un palco d’osservazione privilegiato per feste, giostre, tornei e spettacoli di ogni tipo che si svolgevano sullo slargo. Passato quasi mezzo secolo, una seconda vasca di forma quasi identica e anch’essa inizialmente posta a ornamento di piazza San Marco, si aggiunse alla prima e furono poste entrambe nella posizione che occupano attualmente. L’acqua per alimentarle però arrivò solo nella prima metà del Seicento, con il ripristino dell’antico acquedotto Traiano, ricostruito come Acqua Paola ma fu allora che furono finalmente trasformate in fontane su disegno attribuito a Girolamo Rainaldi e sistemate all’interno di vasche in travertino molto più grandi poggiate su un gradino. Al centro venne sistemato un elaborato balaustro che sorregge un piccolo catino sormontato dal giglio, emblema della famiglia Farnese, da cui fuoriesce uno zampillo d’acqua. Attraverso quattro mascheroni, l’acqua si riversa poi nelle vasche romane e, da ultimo, nei bacini sottostanti. Nonostante siano definite fontane gemelle queste differiscono per alcuni piccoli particolari: quella settentrionale, più vicina alla chiesa di Santa Brigida, è lievemente più piccola e quasi perfettamente conservata, con segni di restauri nelle teste leonine mentre l’altra vasca non sembra invece aver subito rimaneggiamenti e risulta quindi più vicina alla lavorazione originaria. Personalmente le trovo i due elementi più belli di questa piazza quadrata estremamente austera e soffocata da un palazzo bellissimo dentro ma perennemente ingabbiato in opere di restauro e ponteggi. Guardate le foto e i video che ho postato e le altre recensioni su Roma e le sue meraviglie che ho fatto e se sono stato utile cliccate su utile e se...
Read moreLe Fontane di Piazza Farnese, si trovano nell’omonima Piazza, nel centro storico di Roma nel Rione VII (Regola).
In nome della Piazza deriva dalla presenza dell’imponente Palazzo Farnese, ora sede dell’ambasciata di Francia.
Sono contento di poter aggiornare questa vecchia recensione, considerando la recente riqualificazione di cui state protagoniste queste due fontane.
ORIGINI ANTICHE E VIAGGI TRAVAGLIATI:
Le due vasche in granito grigio (molto simili fra loro) sono di provenienza egizia, ornate con protomi leonine ed anelli, originariamente si trovavano nelle Terme di Caracalla e dopo vari spostamenti furono trasferite in questa Piazza e utilizzate nel XVII per le due fontane, progettate da Giacomo Rainaldi nelle composizioni che oggi possiamo ammirare.
UN’ELEGANZA SENZA TEMPO:
Le fontane funzionanti, si compongono di una tazza quadrilobata a livello superiore poggiata su una elaborata balaustra e sormontata da un giglio araldico dei Farnese dal quale zampilla l’acqua che fuoriuscendo dalla tazza si riversa sulla vasca egizia in granito e a sua volta su un grande bacino mistilineo in travertino, poggiato su una base anch’essa in travertino che la alza rispetto al fior di terra.
Mediante delle ornamentali inferriate, viene delimitata l’area di rispetto, molto utile per non farla danneggiare e permetterne in modo ottimale la visione.
UN RESTAURO CHE LE HA RIPORTATE ALLA LORO BELLEZZA:
Osservandole rispetto al passato si può notare l’importante intervento che le ha ridonato la bella estetica originaria.
Il lavoro ha comportato oltre la pulitura ad esempio del calcare, anche piccole ricostruzioni, sistemazione dell’impianto idrico e una migliore illuminazione per valorizzarle ulteriormente.
ROMA UN MOSAICO:
In questa città si possono scoprire molte memorie nascoste sotto strati di storia e di meraviglie che emergono inaspettatamente alla luce.
Se questo scorcio ti ha incuriosito, ti invito a continuare il viaggio insieme a me con le altre...
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