This church leaves everyone breathless. Extremely beautiful and rich facade leaves no one indifferent. Its rich history and majesty has inspired us to visit it again. Otherwise people just pass by it, a real pity. The Barefoot Carmelites (or Scalzi) a stricter offshoot of the Carmelite order, came to Venice in 1633 and in 1646 commissioned Baldassare Longhena (the architect of the Santa Maria della Salute church at the other end of the Grand Canal) to design them a church and monastery, dedicated to Santa Maria di Nazareth. This baroque church was built 1660-89, with finance provided by Girolamo Cavazza, and consecrated in 1705. The façade was built 1672-80, by Giuseppe Sardi. It was also paid for by Conte Cavazza, who stumped up the necessary 74,000 ducats. It is built of white marble with many statues and niches. The four statues in the first row represent, the Madonna and Child placed on a pediment, and Santa Caterina da Siena located in a niche to the left of the Madonna is the work of sculptor Bernardo Falconi. The interior of the church is so intense with beautiful frescoes, statues, ornaments and chapels that we just don’t know where to look first. Inside the church there are many works of inestimable beauty, created by famous artists, among which the name of Tiepolo stands out. The interesting thing is that two Venetian Doges were buried in this church. In the chapel of Santa Teresa, Doge Carlo Ruzzini, who died in 1735, in the chapel of the Holy Family, Doge Lodovico Manin, the last doge of the Republic of Venice, who...
Read moreNon c'era gente causa Pandemia, mi hanno lasciato fare foto(senza flash) e video360 col selfie stick. Gel per le mani a disposizione e obbligo mascherina.
Questa imponente Chiesa, trovandosi accanto alla Stazione Ferroviaria di S.Lucia, da molti viene erroneamente scambiata per la Chiesa di S Lucia, che invece si trova a poche centinaia di metri, imboccando il percorso a Est. Per essere esatti è la chiesa di S.Geremia/S Lucia che ospita il corpo della Santa dal 1861 quando venne demolita la sua Chiesa (Palladiana)e il convento, per fare posto all'unica Stazione Ferroviaria di VE. Davanti al piazzale c'è una lapide, murata sul pavimento, in ricordo. La Chiesa degli Scalzi (1672/1705)custodita dai frati Carmelitani Scalzi, è opera di B. LONGHENA, la FACCIATA, finanziata dal nobile G.Cavazza, è opera di G.SARDI. Entrando si è avvolti da una sensazione di opulenza e meraviglia. Misure int: 45m lungh, 25m larghezza e 24m h, 1 sola navata e 6 cappelle. La descrizione delle opere d'arte sarebbe infinita, ci sono affreschi di Giambattista Tiepolo, in una cappella è sepolto l'ultimo doge Ludovico Manin, ecc ma protagonisti della scenografia sono I MARMI colorati tra cui il prezioso marmo africano antico. Ricchi e nobili veneziani ed anche il popolo, con le loro donazioni manifestarono affetto e rispetto per il lavoro dell'Ordine. Quando questa parte della città, allora molto periferica, subì una grande trasformazione data dal collegamento con la terraferma e la costruzione della ferrovia, molti dei loro possedimenti servirono a Venezia per questo importante scopo. Al di là delle innumerevoli meraviglie artistiche, la cosa che ritengo interessante sottolineare è il GIARDINO MISTICO DEGLI SCALZI, un orto segreto( oggi di "solo" 5000 mq di cui 1 ettaro per la coltivazione della vite)che fa parte dei 500 giardini di VE. A pochi passi dalla Stazione F, adiacente la Chiesa, circondato da alte mura per proteggere la Privacy, su un'area di 5000 mq c'è questa oasi di quiete, aperta al pubblico dal 2015 solo su prenotazione. Questo ordine del C.S di VE è famoso dal 1710 per L'ACQUA DI MELISSA dalle proprietà terapeutiche, citata anche da Goldoni nel La Locandiera. Poi ci sono 700 piante di vite, con 21 varietà antiche c/produzione limitata di vini pregiati, 40 varietà rare di frutta, ortaggi, fiori, rampicanti, PIANTE OFFICINALI ecc. Tutto questo nasce dal loro modo di vivere, dalla contemplazione della Natura e dallo stupore per quanto Dio ha donato (notiz.Livia Montagnoli). VIAGGIATE E...
Read moreGiuseppe Sardi lo abbiamo già incontrato a Venezia, operò infatti nella Serenissima come architetto nel '600 e ci ha lasciato la sua impronta geniale ed il suo ingegno costruttivo sulle facciate di San Salvador e di Santa Maria del Giglio. Il barocco fino alle sue estreme ed illimitate intuizioni sono il lascito del Sardi e la chiesa degli Scalzi, come viene amabilmente chiamata dai veneziani poiché la cura dell'edificio religioso è assicurata dai carmelitani sin dal XVII secolo, è uno degli esempi architettonici in cui il barocco si fonde e con l'acqua, la facciata prospetta sul canale grande, e con l'intimità delle decorazioni dell'interno. I due registri in cui è ripartita la monumentale facciata in marmo bianco riassume l'idea delka suddivisione dello spazio all'interno del quale le colonne binate costituiscono elemento di slancio e di proporzione. Le statue all'interno delle nicchie poste tra le colonne riassumono plasticamente la funzione di consacrazione alla Vergine Maria ed ai Santi della chiesa degli scalzi. L'interno, realizzato da Fra Pozzo intende recare al pellegrino viandante ed al fedele una casa dove prendersi cura di sé stesso nei momenti di maggior bisogno spirituale. Il presbiterio, con l'altare maggiore ideato da Fra Pozzo, con un fastoso allestimento di colonne tortili, sovrastate da capitelli e timpano arcuati, che mette in evidenza una serie di statue, al centro delle quali si pone il Redentore benedicente, costituisce il centro nevralgico della chiesa, laddove gli sguardi e le attese dei fedeli si allineano per raggiungere la pace e la serenità. Le decorazioni all'interno delle cappelle in cui è suddivisa l'unica navata, comprensive della splendida pavimentazione, sono tra le più vivaci del tardo barocco veneziano e non si nascondono certamente agli sguardi attento dei visitatori. Tiepolo ed il Bambini sono gli artisti le cui opere eccelse possono essere ammirate nella penombra, rischiarata dai finestroni della chiesa. La tomba dell'ultimo doge veneziano, Ludovico Manin, situata all'interno di una cappella posta sul lato sinistro della navata, è costituita da una modestissima lastra marmorea, contrassegnata dalla semplice scritta...
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